Oltre all’idea diffusa che l’architetto sia solo colui che “mette la firma” e fa i piani necessari per un progetto, ci sono responsabilità legali nell’esercizio della professione stabilite dalla legge, che si riferiscono anche alle sanzioni che possono essere applicate in caso di violazione di ciò che è stabilito dalla legge generale sull’urbanistica e la costruzione.
L’architetto che realizza il progetto di architettura è responsabile del rispetto di tutte le normative legali e regolamentari applicabili al progetto in questione e di eventuali errori commessi nell’esercizio delle sue funzioni, nel caso in cui siano sorti danni o perdite da queste azioni. Pertanto, uno studio di architettura si assicurerà sempre che tutto ciò che accade avvenga nel rispetto delle leggi esistenti.
Sebbene l’architetto non sia l’unico professionista coinvolto nei lavori di costruzione, la legge si riferisce anche ad altri professionisti, come ingegneri costruttori, elettricisti, idraulici e strutturisti, che insieme all’architetto aiutano a completare adeguatamente un edificio, indipendentemente dal suo tipo. Per poter partecipare a progetti di costruzione, questi specialisti devono essere autorizzati.
Le regolamentazioni legali rispettate dagli architetti

Nella stessa legge menzionata sopra, si trova il fatto che questi professionisti assumono la responsabilità per tutti i danni che la deviazione dalla legge potrebbe causare, sia materiali che umani.
Il professionista competente che realizza il progetto strutturale, comprese le disegni, il rapporto di calcolo, le specifiche tecniche e lo studio geotecnico o meccanico del suolo, risponde del rispetto di tutte le normative applicabili a questi aspetti e degli errori che ha subito, nell’esercizio delle sue funzioni, nel caso in cui siano risultati danni o perdite da questi. Se lo studio della meccanica del suolo viene effettuato da un altro professionista competente, questo studio è la sua esclusiva responsabilità.
La responsabilità ricade sull’architetto, per tutto ciò che fa o avalla, nell’ambito della sua attività. Ad esempio, se ottiene fraudolentemente un’autorizzazione ISU e si verificano problemi, è direttamente responsabile in questo senso.
Altre informazioni sulla legge riguardante la responsabilità degli architetti

Sia che si tratti di eseguire un nuovo lavoro, sia di rilasciare un’autorizzazione di costruzione, le responsabilità stabilite per un architetto hanno un termine di prescrizione come segue:
- 10 anni, in caso di difetti o difetti che influiscono sulla struttura di supporto della proprietà;
- 5 anni, in caso di difetti o difetti delle parti o delle installazioni di costruzione;
- 3 anni, se ci sono difetti o difetti che influiscono sugli elementi di completamento o finitura dei lavori;
La principale responsabilità di un architetto è quella di assicurarsi che una costruzione venga effettuata in piena sicurezza e che siano rispettati i piani elaborati da lui. Tuttavia, sarebbe corretto e morale che non abbia responsabilità per l’intera durata dell’edificio e per questo sono stati specificati questi termini di prescrizione che aiutano l’architetto a essere esente da colpa dopo un certo periodo, poiché ci sono anche fattori che non dipendono dall’architetto e che possono essere modificati nel tempo.